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Nel 1897 lo scrittore ungherese Theodor Herzl, organizzò a Basilea il
Congresso sionista che scelse, quale luogo per dar vita ad un futuro
Stato ebraico, la Palestina, la
Terra Promessa da Dio al
popolo eletto, che
dovette abbandonare dopo
il 70 d.c., per dare
inizio alla diaspora.
Vent'anni dopo il ministro degli esteri inglese lord Balfour promise agli ebrei una patria proprio in Palestina, e dal 1918, quando iniziò l'occupazione inglese, decine di migliaia di ebrei immigrarono verso la terra dei padri. Nel paese si trovarono allora cinquantaseimila ebrei, pari all'otto per cento della popolazione. Nel luglio del 1922 la Lega delle Nazioni sancì l'occupazione da parte della Gran Bretagna e le affidò il Mandato, invitandola a facilitare la formazione di una comunità ebraica. Gli ebrei si erano già dati una forma di autogoverno due anni prima, l'"Assemblea degli eletti", e tra il 1924 e il 1932, erano 60 mila quelli che giunsero in Palestina dalla Polonia, ed altri 165 mila arrivarono nella seconda metà degli anni '30 per sfuggire al nazismo. La rinascita della comunità ebraica trovò subito una forte opposizione tra i paesi arabi, che si manifestò tra il 1920 e il 1939 . Un primo tentativo di conciliazione lo fecero gli inglesi nel 1936, prospettando una divisione del territorio in due Stati, uno ebraico ed uno arabo: gli ebrei accettarono, ma non gli arabi. Nel 1939 la Gran Bretagna cercò di limitare l'arrivo degli ebrei, ma nel frattempo nacquero i movimenti clandestini ebraici, che ebbero un ruolo fondamentale nella lotta contro gli inglesi e nella fondazione dello Stato. La seconda guerra mondiale rappresentò per il popolo ebraico uno dei momenti più drammatici della sua storia. Dopo la fine del conflitto, molti dei sopravvissuti cercarono di raggiungere la Palestina, aggirando l'ostilità della Gran Bretagna. La comunità ebraica organizzandosi clandestinamente e, tra il 1945 e il 1948 riuscì a far arrivare oltre 85 mila persone. Gli inglesi nel 1947 chiesero all'assemblea generale delle nazioni la fine del Mandato, che venne fissata per il 1° agosto del 1948, occorreva però dare un futuro alla regione e l'Onu si mise all'opera elaborando una proposta che prevede la creazione di due Stati, uno ebraico ed uno arabo, nonché una zona internazionale, comprendente Gerusalemme, sotto la protezione internazionale. Il 29 novembre si votò, e la proposta fu approvata con 33 voti a favore, 13 contro e 10 astensioni. Gli ebrei, come già nel 1936, sono d'accordo, i paesi arabi si oppongono. Una situazione di stallo che induce la Gran Bretagna ad accelerare il suo disimpegno dalla Palestina anticipandolo al 15 maggio 1948. L'offensiva israeliana va avanti. Il 14 maggio, un giorno prima della fine del mandato britannico, David Ben Gurion proclama la nascita dello Stato d' Israele. Ebraismo Nel 2.000 a. C. una tribù di pastori semiti, guidati dal patriarca Abramo, si ,mosse dalla Mesopotamia e si trasferì nella “Terra Promessa” cioè in Palestina, sulle rive del Giordano. Shoah testi a cura del Dr. Wolf Murmelstein Per comprendere dobbiamo domandarci:dove,perchè,come,quando,chi. Cronologia della Shoah A cura del Dr. Wolf Murmelstein La soluzione finale Auschwitz - Birkenau Testo di Sabrina Bologni - Fotografie di Luciano Zublena Palmach Nacque nel 1941 per decisione dell’Haganah e sotto la supervisione delle autorità militari britanniche. Le olimpiadi del massacro Durante le Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera, un commando dell'organizzazione palestinese Settembre Nero fa irruzione negli alloggi israeliani del villaggio olimpico. PROSSIMI ARTICOLI La guerra dei sei giorni Scoperta tomba di Erode Salvo preventiva autorizzazione scritta, è vietata la riproduzione |
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