ANTICO EGITTO RELIGIONE

Oggetti e simboli sacri

Amuleti
Gli amuleti erano piccoli oggetti che gli egizi portavano con sé credendoli capaci di proteggerli dai mali e dai pericoli. Ognuno di questi oggetti aveva una valenza iconografica e simbolica.
Ank
Simbolo egizio di origini antichissime, l’Ankh significa “vita”, nella duplice accezione di esistenza terrena ed eterna. Nei bassorilievi compare spesso in mano agli dei.
Aker E Duau
I due leoni Aker (ieri) e Duau(domani), erano i guardiani dell’entrata e dell’uscita dell’aldilà e dei due orizzonti del cielo al calare e al levarsi dal sole
Bennu
Il Bennu era un uccello sacro identificato con la Fenice e rappresentava il Ba del dio Ra, di cui era l’emblema, infatti, nel tardo periodo il geroglifico raffigurante il Bennu era usato per rappresentare il dio sole.


Busiris
Da queste piume ebbe origine la corona atef usata per la prima volta dal faraone Snefru
Cartiglio
Era un amuleto personale, sia che recasse inciso un nome, di solito quello del sovrano, sia che fosse vuoto. Una definizione egizia dell’universo era “ciò che il sole circonda” ed il simbolo che serviva ad esprimere questo concetto era il cartiglio che conteneva all’interno il nome del sovrano, signore dell’universo.
Cuore
Il cuore era ritenuto sede dell’intelligenza e della coscienza. La formula contenuta nel capitolo trenta del “Libro dei Morti”, rivolgeva una preghiera al cuore da parte del defunto affinchè non contraddicesse ciò che egli diceva davanti al tribunale di Osiride. Tale preghiera fu incisa sulla parte piatta di uno scarabeo, detto “scarabeo del cuore” e posto sul petto del defunto.
Djed
Questo antichissimo simbolo divino, di cui è ancora incerta la natura, poteva rappresentare un albero sfrondato, un piolo intagliato o la colonna vertebrale di Osiride; era venerato nelle regione di Menfi e da qui ne venne elaborato il culto.

Disco solare
Il disco Solare, fiancheggiato da due grandi ali multicolori, è il simbolo di Edfu e si trova in tutti i santuari dell’Egitto.
Sistro
Il sistro era uno strumento ritmico usato per il culto della dea Hathor.

Scarabeo
Non si sa bene perchè l’insetto sia divenuto il simbolo del divenire e dell’essere, pur essendo il nome egizio molto vicino foneticamente alla parola kheper che significa diventare, probabilmente l’assonanza tra le due parole ha indotto a scegliere lo scarabeo come determinativo geroglifico del divenire
Scarabeo del cuore
Gli scarabei funebri, detti del cuore, recavano invocazioni del defunto dirette al suo cuore o preghiere ai geni che si credeva trattenessero il cuore del morto

Scarabei
Un’ipotesi sull’uso degli scarabei in Egitto
Scala
La scala era uno degli amuleti più frequenti nel corredo funerario. Era un simbolo di rinascita e traeva il suo significato dal geroglifico “ascendere”, inoltre costituiva una metafora per ricordare la scala usata dal dio Shu per elevare la dea Nut al di sopra di Geb: il cielo sopra la terra.
Scettro
A forma di papiro era segno di eterna giovinezza e di vigore.
Sole all’orizzonte
Rappresentazione dell’astro durante la sua corsa nell’oltretomba. Era un amuleto di protezione
Thet o nodo di Iside
Era legato alla dea Iside e serviva a proteggere il defunto. Le due piume, rappresentanti il potere, erano un simbolo sacro preistorico connesso al dio Anditi , prima sovrano e poi dio primitivo del nono distretto del Basso Egitto.
Udjiat o Occhio di Horus
Questo simbolo, che consiste in un occhio truccato sotto il quale è posto il caratteristico segno della testa di falcone, significa “Colui che è in buona salute”
Ureo
Posto sulla fronte del sovrano, svolgeva il suo compito di protettore, sputando fiamme contro i nemici

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