CELTI

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Per la celebrazione di Samhain sull’altare si mettono mele, melegrane, zucche, zucchine, ed altri frutti del tardo autunno. Vanno bene anche fiori autunnali come calendule e crisantemi.

Si scrive su di un pezzo di carta un aspetto della vita dal quale desideriamo liberarci: rabbia, un’abitudine dannosa, sentimenti riposti male, malattie.

Inoltre ci deve essere di fronte all’altare un calderone o un altro oggetto simile. Ci dovrebbe essere anche un disco piatto segnato con un simbolo di una ruota con otto raggi.

Prima del rituale, ci si siede tranquillamente a pensare ad amici e persone care che non ci sono più. Senza tristezza, sapendo che sono andati verso cose superiori, ricordando che la realtà fisica non è quella assoluta, e che le anime non muoiono mai.

Samhain, il capodanno celtico, è diventato anche il capodanno Wicca.

Questa è la notte in cui la Dea entra nel Mondo di Sotto per confrontarsi con il Dio nel suo aspetto di Signore della morte e della rinascita, il padrone del tempo.

La ruota inizia a girare seguendo i passi della Dea e del Dio che coraggiosamente scende nel regno degli spiriti. E cosi iniziamo a scendere in profondità dentro noi stessi e nella dimensione della realtà in cui vivono gli spiriti.

Questa notte il velo tra i mondi è più sottile, e noi onoriamo gli spiriti dei nostri antenati, diamo loro il benvenuto con amore perché ci possano fare visita. In questa notte sacra, siamo liberi di muoverci indietro e avanti nel tempo per vedere le nostre vite passate e per trovare i sogni che diventeranno il nostro destino.

A Samhain cerchiamo di capire noi stessi e i nostri viaggi spirituali mentre entriamo nel tempo del sogno.

Lasciamo andare il nostro vecchio io, logora forma dell’esistenza, e nel regno dello spirito, dove la forma non esiste più, cerchiamo un sogno, perchè tutte le nuove vite iniziano prima di tutto con un sogno.

E’ giunta l’ora del cambiamento.

Lasciamo la luce e nell’oscurità ci addentriamo. Lo facciamo con gioia perché sappiamo che è solo un altro giro della potente Ruota dell’Anno.

Si invocano le Divinità
Si solleva una melagrana e, con il coltello dal manico bianco ben pulito, si buca la scorza del frutto prendendo alcuni semi che verranno posati su un piatto con sopra disegnata la ruota.

Si solleva la bacchetta e ci si pone di fronte all’altare dicendo :

In questa notte di Samhain Io segno il Tuo passaggio,
O Re Sole, dal tramonto alla Terra della Giovinezza.
Io segno anche il passaggio di tutti quelli che sono andati prima,
E di quelli che andranno dopo.
O Dea Graziosa, Madre Eterna,
Tu che desti alla luce colui il quale ora è caduto,
Insegnami a scoprire che nel tempo della più grande oscurità,
C’è la più grande luce.

Quindi si assaggiano i semi della melagrana si guarda il simbolo con otto raggi sul piatto. La ruota dell’anno, il ciclo delle stagioni, la fine e l’inizio di tutto il creato.

Si accende un fuoco nel calderone (va bene una candela).
Ci si siede di fronte ad esso, tenendo il pezzo di carta in mano, ed osservando la fiamma dicendo:

O Saggia della Luna Calante,
Dea della notte stellata,
Io creo questo fuoco nel Tuo calderone
Per trasformare ciò che mi tormenta.
Possano le energie invertirsi:
Dall’oscurità: luce!
Dal male: bene!
Dalla morte: nascita!

Si da fuoco al pezzo di carta con le fiamme del calderone Si osservano le fiamme del fuoco e poi si dice :

“Siamo sulla breccia del tempo, perchè questo giorno non appartiene al vecchio anno né a quello nuovo. Poiché non vi è distinzione tra gli anni, non vi è distinzione neanche tra i mondi. Coloro che abbiamo conosciuto e amato in passato sono liberi di ritornare da noi in questo luogo.
Che ciascuno di voi, a suo modo, si metta in comunicazione e percepisca la presenza di una persona cara che ritiene perduta e da questo ricongiungimento tragga forza.

Sappiate che non c’è fine né inizio.

Tutto gira costantemente, in una danza a spirale che gira e rigira senza mai arrestarsi.
In questo punto di svolta, Samhain è la sacra festa che segna la fine dell’estate e l’inizio dell’inverno. Un tempo per celebrare, un tempo per salutare il Dio che inizia il suo viaggio nel tunnel dell’oscurità alla fine del quale risplende la luce di nostra Signora.

Il vecchio anno si conclude, Il nuovo anno va ad iniziare.
La Ruota gira e gira ancora
Salutiamo la nostra Signora
Diamo il benvenuto al nostro Signore
Dea Estate la fine si avvicina
Il Dio Inverno i suoi primi passi muove sul sentiero
Salute e arrivederci
Graziosa Dea, ti ringraziamo per le gioie dell’estate
Ti ringraziamo per l’abbondanza;
per i frutti , il raccolto, la mietitura
Ritorna ancora quando la Ruota girerà
Per restare di nuovo con noi.
Se nostro Signore accetta la mano,
accompagniamolo nell’oscurità,
per poi ritornare nella luce.

Indicando il fuoco :

Ecco il simbolo del nostro Signore:
colui che governa la Morte e ciò che sta al di là;
colui che dimora nell’Oscurità;
il Marito/Fratello della luce
Possa egli proteggerci e guidarci
In tutto ciò che facciamo,
dentro e fuori questo Cerchio
Con la nostra Signora al suo fianco,
possa farci superare le difficoltà
e accompagnarci con speranza verso la luce.

SAMHAIN

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