Scopri il trucco geniale per pulire le veneziane senza fatica: una sola passata per sopra e sotto che ti farà risparmiare tempo e fatica!
Pulire le veneziane può trasformarsi in un vero e proprio grattacapo domestico, con polvere e unto che si annidano nelle lamelle, tempo che sfugge e braccia indolenzite.

Tuttavia, una soluzione semplice ma geniale sta guadagnando popolarità: indossare un guanto in cotone o microfibra, imbevuto in una soluzione di acqua calda e aceto bianco, per pulire le stecche delle veneziane afferrandole tra pollice e indice.
Questo metodo permette di pulire la parte superiore e quella inferiore insieme, in un unico gesto fluido, riducendo sforzo, tempi e frustrazione.
Pulire le veneziane con il metodo del guanto e dell’aceto: perché funziona e come si fa
Il segreto di questo trucco risiede nella trasformazione della mano in uno strumento flessibile e preciso, capace di “abbracciare” la lamella. Il guanto, preferibilmente in tessuto assorbente e a trama morbida, viene immerso in una soluzione di acqua calda e aceto bianco.
L’aceto ha il doppio ruolo di sciogliere grassi e polveri agglomerate e neutralizzare gli odori, mentre la microfibra cattura le particelle, evitando che si ridistribuiscano.
A differenza dei panni rigidi o delle spazzole, la mano guantata segue il profilo della lamella, raggiungendo angoli e bordi e lavorando sui due lati nello stesso momento. Questo riduce il numero di passaggi necessari e limita la necessità di smontare o inclinare ripetutamente la tenda, minimizzando la dispersione di polvere nell’aria e diminuendo il rischio di affaticamento del polso.
Iniziare chiudendo le veneziane e orientando le lamelle verso l’esterno. Indossare il guanto imbevuto e ben strizzato, afferrare ogni lamella tra pollice e indice e scorrere da un’estremità all’altra con un movimento continuo e leggero.
Al termine della prima passata, invertire l’inclinazione delle lamelle e ripetere brevemente per rifinire la faccia opposta, se necessario. È importante sciacquare il guanto quando appare visibilmente sporco e asciugare le lamelle con un panno asciutto o lasciarle asciugare a finestra aperta.

Per chi cerca un’alternativa totalmente naturale, è possibile aggiungere un cucchiaino di bicarbonato alla soluzione. In presenza di un velo di grasso, soprattutto in cucine aperte, si può vaporizzare un detergente sgrassante delicato prima di procedere con il guanto all’aceto. Nei giorni successivi, passare un panno elettrostatico a secco può ridurre il ri-deposito della polvere, mantenendo l’aspetto curato più a lungo.
È importante considerare il materiale delle veneziane: l’aceto diluito è generalmente sicuro per PVC e alluminio, mentre per il legno verniciato è preferibile una diluizione più blanda. Evitare l’uso di aceto su superfici in pietra naturale adiacenti per prevenire opacizzazioni e proteggere i davanzali con un panno. È anche consigliabile aerare gli ambienti mentre si lavora e indossare guanti se la pelle è sensibile.
La frequenza di pulizia è cruciale: un passaggio rapido con panno elettrostatico ogni 7-10 giorni può prevenire l’indurimento della polvere, rendendo la pulizia profonda mensile molto più rapida.