Stipendi politici dimezzati: scopri quanto risparmieranno gli italiani grazie a questa decisione storica e come cambierà la gestione delle finanze pubbliche.
Napoli ha intrapreso un’importante riforma per tagliare i costi della politica locale, con l’obiettivo di riportare la spesa sotto controllo. La riforma, firmata dal sindaco Gaetano Manfredi insieme agli assessori Pier Paolo Baretta e Teresa Armato, prevede una serie di misure significative: consigli ridotti, assessori dimezzati, e gettoni di presenza più bassi.

Queste azioni mirano a contrastare l’impennata della spesa degli ultimi anni, che nel 2024 ha visto i costi per consigli e giunte delle dieci Municipalità superare i 7 milioni di euro, più del doppio rispetto al 2019.
La riforma introduce cambiamenti significativi: i consigli municipali vedranno una riduzione dei consiglieri da 30 a 24 per Municipalità, mentre le giunte saranno dimezzate, passando da 4 a 2 assessori, oltre al presidente.
I gettoni di presenza vedranno un tetto massimo mensile ridotto e verrà eliminata la possibilità di trasformare i gettoni in indennità di funzione. Inoltre, sono state introdotte nuove regole sulle indennità e mantenute le invarianze delle incompatibilità e la parità di genere.
Il risparmio concreto per le casse italiane con il taglio di stipendio ai politici
Il risparmio potenziale per i contribuenti è notevole. Con il nuovo tetto di 20 sedute, il massimo scende a 700 euro per consigliere municipale, rispetto ai precedenti 960 euro.

Il risparmio annuo per Municipalità sui soli gettoni è di circa 151.200 euro, che moltiplicato per le dieci Municipalità porta a un risparmio di circa 1,51 milioni di euro. A questo si aggiunge il dimezzamento degli assessori, che genera un ulteriore risparmio di circa 880.000 euro annui sulle dieci Municipalità. In totale, il risparmio diretto stimabile è di almeno 2,39 milioni di euro annui.
L’aumento dei costi delle Municipalità è diventato un tema di grande attenzione a seguito dell’impennata della spesa dopo la riforma nazionale delle indennità degli amministratori locali. L’inchiesta della Corte dei Conti e le verifiche della Guardia di Finanza hanno messo in luce la necessità di un intervento per ridurre gli abusi e i costi eccessivi.
La delibera modifica lo Statuto del Comune di Napoli, stabilendo una nuova composizione per il Consiglio di Municipalità e la Giunta municipale, con regole chiare sulle indennità e un impegno verso la parità di genere. Queste modifiche rappresentano un passo importante verso una maggiore efficienza e trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche.
Il processo di approvazione e implementazione della riforma è il risultato di oltre un anno di lavoro. Le norme sulle indennità entreranno in vigore con il primo rinnovo degli organi municipali, mentre le altre modifiche saranno attive con l’esecutività delle nuove norme statutarie. Questo rappresenta un importante passo avanti nel riallineamento dei costi delle Municipalità, in linea con le riduzioni già applicate ai consiglieri comunali dalla legge 42/2010.