Il Tarantismo è una sindrome culturale che è legata al sud Italia e che è collegata all’isteria, una cosa che apre a diversi aspetti folkloristici e da analizzare.
Diventa dunque interessante andare ad approfondire tutti gli aspetti che la collegano anche al classico ballo della “tarantella”.

Solitamente questa patologia, nella tradizione popolare, è collegata al morso di ragni, con il termine che appunto arriva dalla tarantola un tipo di ragno diffuso nelle zone mediterranee e che prende il suo nome proprio dalla città di Taranto. Non si parla però solo di ragni, ma nel folklore si approfondiscono anche i morsi di altri animali velenosi come serpenti e scorpioni.
La storia di questo aspetto ci porta indietro addirittura agli anni cinquanta e ci fa approfondire la storia studiata dall‘antropologo culturale Ernesto De Martino che ne ha parlato in maniera approfondita. Tra i sintomi che si associano a questa situazione troviamo anche depressione, malinconia e anche dei quadro neuropsicologici molto complessi. Non mancano dolori fisici che si ripercuotono sui muscoli e che portano ad affaticamento soprattutto nelle donne.
Fino a sfociare addirittura all’epilessia e l’isteria con la cura tradizionale legata al mito che si associa alla musica coreutica all’interno della quale il soggetto colpito si trova a vivere uno stato di trance con sessioni di danza frenetica appunto la tarantella.
Tarantismo, di cosa si parla? Osserviamo tutto da vicino
Parlare del tarantismo non è di certo facile, si associa a dei complessi motivi di approfondimento ed è iscritto all’interno di un sistema decisamente più ampio e che ci porta indietro nell’antichità coinvolgendo diverse regioni meridionali tra Salento e Matera e radici che ci portano anche indietro all’Antica Grecia.

Ma cosa dice la leggenda più nello specifico? Di fatto con il suo morso la tarantola va a provocare le crisi isteriche e viene ritenuto che i musicanti fossero proprio gli unici in grado di guarire o almeno cercare di andare a offrire sollievo agli effetti attraverso la “pizzicata”. Una suonata che poteva addirittura portare a sessioni lunghe giorni con diversi strumenti tra cui soprattutto il tamburello.
Da questa situazione sono nati anche diversi modi di dire come quando si parla a una persona piuttosto vivace specificando: “Ti ha morso una tarantola?“. Un aspetto che abbiamo nel nostro linguaggio e che non consideriamo nella realtà che ci lega proprio a questa incredibile leggenda che dura da secoli e che va avanti ancora oggi.