MEDIOEVO

Ci fu un papato retto da una donna nota come la Papessa Giovanna o fu soltanto una leggenda della mitologia cristiana?

Papessa Giovanna
La Papessa, ritratta su una carta dai Tarocchi Visconti-Sforza eseguiti da Bonifacio Bembo, ca. 1450, The Pierpont Morgan Library (inv. M. 630), New York.

Secondo gli storici si tratta di un mito. Tuttavia per duecento anni nel duomo di Siena, tra i busti papali, ne spiccava uno con una targa con l’incisione:
“Papa Giovanni VIII, una donna dall’Inghilterra”.

La targa fu in seguito sostituita da papa Clemente VIII e papa Giovanni VIII divenne Papa Zaccaria.

Proviamo a ripercorrere i fatti, più fantasiosi che rispettosi della cronologia storica.

Nell’anno 855 salì al soglio pontificio Giovanni VIII. Roma attendeva il passaggio del nuovo papa, che fu accolto calorosamente dalla folla nella tradizionale processione. Durante il percorso il Papa si accasciò a terra e venne trasportato nella chiesa di San Clemente.

Subito si diffuse la notizia che il papa era una donna e aveva appena partorito un bimbo. A questo punto il popolo, sconvolto dalla notizia, insorse. Per calmare la rivolta fu decretato che Giovanna venisse legata per i piedi ad un cavallo e trascinata fuori dalla città.

Papessa Giovanna: il parto
La papessa Giovanna mentre partorisce, dal Delle Donne Illustri del Boccaccio, cap. XCIX, « De Ioanne Anglica Papa ».


Secondo un’altra versione la Papessa fu invece lapidata e il suo corpo fu seppellito e coperto con un’enorme pietra con inciso il versetto delle sei P:
Petre
Pater
Patrum
Papissa
Pandito
Partum.
Sempre secondo la leggenda il versetto fu gridato da un indemoniato alla Papessa, che si era fermata per esorcizzarlo. Il diavolo lo avrebbe gridato contro la donna annunciando così la fuga dopo il parto.

Nel corso dei secoli troviamo vari fonti che citano la Papessa, ognuna delle quali, seppur con alcuni punti in comune, ha le sue varianti.

La ricostruzione più dettagliata risale al 1290 ad opera del benedettino de Courlon che ricalca il testo del domenicano Martino il Polacco ed offre due versioni della storia. Nella prima Giovanna muore subito dopo il parto, nella seconda si pente e vestito l’abito monacale trascorre il resto della sua vita in penitenza.

In un’altra versione Giovanna era una donna inglese che invaghitasi di un chierico, si vestì da uomo per seguirlo. Trasferitasi a Roma, grazie alla sua enorme cultura, non si sa bene come, riuscì a far parte delle più alte gerarchie ecclesiastiche. Quando divenne papa ricoprì quel ruolo per tre anni.

Vi sono molte altre versioni, tra cui quella del Boccaccio che nell’operetta De claris mulieribus, scrivendo delle cento donne più importanti del mondo classico, tracciò il ritratto di “Giovanna Angelica papessa”.

Anche Lutero, nel suo viaggio a Roma del 1510, scrisse di aver visto una statua commemorativa nel luogo in cui Giovanna aveva partorito.

Fu solo nel 1963 che venne risolto il quesito storia o leggenda, grazie agli studi su fonti storiche certe e documentate dello storico Dollinger.

La Papessa Giovanna era vissuta solo nella leggenda.

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