VI RACCONTO TORINO

Andrea Sardos Albertini
Andrea Sardos Albertini

Ripercorriamo la storia di tre casi irrisolti nella Torino nera.

Uno dei primi delitti che ricordiamo avvenne nell’ottobre del 1925. E lo ricordiamo per il “lavoro” che la vittima, Leopold Fleischmann, svolgeva: spacciatore di cocaina. Un precursore con pochi clienti. L’omicidio avvenne in una via appartata che collega Torino a San Vito. L’assassino, forse un cliente, colpi Fleischmann alla testa con una accetta. La testa è ancora conservata al Museo Lombroso.

Alcuni anni prima, nei vialetti del Valentino, fu rinvenuto il cadavere di una prostituta. Per l’omicidio fu fermato un tal Berutto, un conducente di bovini di trentotto anni, con una fedina penale di “tutto rispetto”. Violenza, oltraggio, percosse a varie donne, maltrattamento di animali. Tuttavia il Berutto aveva un alibi inattaccabile. Fu indagato anche il conte Giuseppe Negri Pico da Mirandola che aveva avuto un figlio con la vittima, ma anche lui fu riconosciuto estraneo ai fatti.

Non lontano ed in anni più recenti il parco del Valentino è stato testimone di un altro caso irrisolto. Andrea Sardos Albertini di Trieste, il 10 giugno 1981 telefonò ai genitori informandoli di essersi fermato a Torino per qualche giorno di vacanza.

Dopo la telefonata Andrea scomparve.

Le ricerche durate svariati mesi non portarono a nulla. La famiglia fu contattata da alcuni radioestesisti che sostenevano di aver individuato il luogo dove si trovava il cadavere del ragazzo. Secondo una donna che usò la scrittura automatica, Andrea fu ucciso a calci e pugni in seguito ad una rapina, fu poi caricato su un’auto e gettato nel Po. La famiglia ottenne il permesso per procedere al prosciugamento dell’ansa del fiume dove avrebbe dovuto trovarsi il cadavere, ma di Andrea nessuna traccia.

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