SIMBOLOGIA

Nei tempi antichi il lupo è sempre stato associato al buio della caverna, alle sue fauci fameliche, a fitte e pericolose foreste e da tutto ciò nacque l’atavica paura per questo splendido essere.

Lupo

Il lupo, invece, ha una natura ambivalente, un dualismo affascinante e misterioso.
La sua gola è la caverna, l’inferno, la notte, l’antro pericoloso il cui passaggio è però necessario poiché porta alla liberazione, diventando così aurora. La luce iniziatica che si rivela dopo la discesa agli inferi.

Il lupo è l’animale che più si avvicina all’indole umana.

Vive solo o in branco e quando si accoppia diventa un devoto capo-famiglia che alleva i suoi cuccioli con amore e rimane fedelmente accanto alla compagna sino alla morte.

Il lupo sorveglia l’entrata del regno dei defunti, le sue fauci sono il simbolo del luogo del non ritorno, spirito minaccioso, dotato di grande fascino per la potenza che esprime sia nel bene, sia nel male.

Come la luce esce dall’ombra, così il lupo esce dalla tana e dal bosco.


La forza e l’ardore in combattimento fanno del lupo il simbolo per eccellenza dei guerrieri. Il lupo celeste è il compagno della cerva bianca, che rappresenta la terra da cui nascono eroi e grandi capi come Gengis Khan.

Su alcuni vasi etruschi era raffigurato, mentre si affacciava da una caverna in comunicazione con l’altro mondo.

Nella mitologia greca era l’incarnazione di Marte il lato della distruzione, mentre quando gli era attribuito un ruolo solare era simbolo di Apollo. Il bosco sacro che circondava il suo tempio era chiamato lukaion , Aristotele vi teneva le sue lezioni: ecco l’origine della parola liceo.

Il lupo è portatore di una conoscenza che viene dalle tenebre e dal regno delle ombre, per questo viene ritenuto pericoloso. Evoca un’idea di forza a stento contenuta, è forse simbolo dell’esperienza archetipica con il numen, che, per definizione, è fuori dal tempo.

In molte civiltà il lupo è associato all’idea di fecondità.

Romolo e Remo, i gemelli fondatori di Roma che diventerà il cuore stesso di tutta la Cristianità, furono allevati da una lupa. I Turchi affermavano di essere stati allevati da lupe e Aristotele raccontava che la lupa Leto partorì i gemelli Apollo e Artemide.

Molte sono le leggende che ruotano attorno al lupo sia per l’edificazione di nuove città, sia per la rinascita della coscienza, alcune, molto antiche, raccontano la metamorfosi nelle notti di plenilunio, degli esseri umani in lupi: la licantropia.

In Spagna era la cavalcatura dello stregone, mentre le streghe durante il Sabba portavano dei lacci di pelle di lupo.


Nel Medioevo il lupo è visto come simbolo della voracità, dell’ingordigia, mentre la lupa diventa il simbolo della lussuria e della passionalità sfrenata.

Il viaggio iniziatico, l’inderogabile necessità per l’uomo di attraversare, per la sua stessa salvezza, il mondo degli inferi, per riportare la luce, inizia proprio dalla gola del lupo (il buio) che inghiotte il sole (la coscienza).

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