NUOVO REGNO

Storia dell'antico Egitto
Nuovo Regno

Con l’unificazione del paese e la fondazione della XVIII dinastia ha inizio il Nuovo Regno (1580-1085 a.C.) o secondo impero tebano. Probabilmente il periodo più fiorente della storia egizia.

Si ristabilirono i confini e le strutture di governo del Medio Regno, riprendendone anche il programma di bonifiche. Fu mantenuta l’ autorità sui governatori locali grazie al controllo dell’esercito.

La capitale fu spostata nuovamente a Tebe, città di cui era originaria la XVII dinastia e dove aveva sede il culto del dio Amon, destinato a diventare il dio più importante.

Un elemento di novità del Nuovo Regno fu l’importanza acquisita dalle donne, illustrata dagli alti titoli e dalle posizioni riconosciute alle mogli e alle madri dei sovrani.

Furono estesi i confini dell’Egitto in Nubia e in Palestina. Iniziarono i lavori delle grandi costruzioni di Karnak. Si abbandonò la forma della piramide come sepoltura, e i faraoni iniziarono a farsi seppellire in tombe a camera scavate nelle pareti rocciose della Valle dei Re. 

Fu riconquistata prima la Siria e la Palestina, che nel frattempo si erano rese indipendenti. In seguito furono intraprese una serie di spedizioni militari nel tentativo di espandere i confini dello stato e di affermare il potere egizio in Oriente.

L’espansione territoriale dell’Egitto, che arrivò a sud fino alla quarta cataratta del Nilo, non era stata mai così estesa.

Tuttavia cresceva la minaccia di nuove guerre da parte degli ittiti e dello stato del Mitanni. Infatti nel Vicino Oriente la situazione, a causa del sorgere dei nuovi imperi, si faceva più difficile per l’Egitto. Ne è prova anche l’intensificarsi delle relazioni diplomatiche e il matrimonio fra Thutmosi IV e la figlia del re di Mitanni. Anche Amenofi III, figlio di Tutmosi IV, sposò la sorella del re di Babilonia e le relazioni con i regni vicini si mantennero stabili.

Il figlio, ed erede, Amenofi IV (1372-1354 ca. a.C.) è ricordato soprattutto per la riforma religiosa, volta a contrastare il potere dei sacerdoti di Amon.

Fin dalle origini della dinastia il clero tebano ha avuto una notevole importanza che ha spesso condizionando l’operato dei faraoni. Amenofi IV compì dunque un gesto rivoluzionario. Abolì il culto di Amon, ne chiuse i templi e ne disperse i sacerdoti. Impose quindi un nuovo culto monoteistico, quello di Aton, il dio del sole, e cambiò anche il suo nome in Akhenaton (“colui che è gradito ad Aton”).

Abbandonò Tebe per una nuova capitale, Akhetaton (oggi Tell el-Amarna), costruita lungo il Nilo 300 km a nord di Tebe, in onore di Aton.

Il culto del nuovo dio presentava caratteristiche più democratiche, in quanto presupponeva un maggiore egualitarismo fra gli uomini e si basava su testi sacri meno incomprensibili dei precedenti.
La situazione si andava tuttavia complicando per Akhenaton. Infatti gli ittiti, approfittando delle difficoltà interne causate da una rivolta suscitata dal clero di Tebe, fomentarono una insurrezione dei vassalli siro-palestinesi. La Siria si ribellò, gli Amorrei conquistarono i porti fenici precedentemente occupati dagli egiziani e il regno di Mitanni fu sottomesso dagli ittiti e dagli assiri.

La riforma religiosa di Akhenaton terminò con il suo regno. Gli succedette il giovane genero Tutankhamon, che riportò la capitale a Tebe e abbandonò il culto del dio Aton, restaurando quello di Amon. Del regno di Tutankhamon non si sa quasi nulla. Egli è noto soprattutto per lo splendido corredo funerario ritrovato nella sua tomba dai due archeologi britannici Howard Carter e George Carnarvon nel 1922.

Al fondatore della XIX dinastia, Ramses I (che regnò dal 1293 al 1291 a.C.), succedette il figlio Sethi I (1291-1279 a.C.), che condusse campagne militari contro la Siria, la Palestina, la Libia e la potenza degli ittiti.

Gli succedette Ramses II, uno dei suoi figli, a lui si deve la costruzione e l’ampliamento di gran parte dei monumenti di Luxor e di Karnak, dei templi di Abu Simbel e dei santuari di Abido e di Menfi.

Ramses II affrontò gli ittiti nella battaglia di Qadesh (avvenuta in Siria, sul fiume Oronte) nei primissimi anni del XIII secolo a.C., che però si risolse senza vincitori. Dopo una ventina d’anni, egli concluse con Khattushili III, re degli ittiti, un trattato di pace che prevedeva anche un reciproco aiuto in caso di aggressione esterna. Il pericolo era infatti rappresentato dagli assiri, che divenivano sempre più potenti e governavano un impero che si estendeva fino all’Eufrate.

Il figlio di Ramesse, Merenptah , sconfisse i cosiddetti popoli del mare, gli invasori provenienti dall’Egeo che dilagarono nel Medio Oriente nel XIII secolo a.C.. E’ probabile che proprio sotto il suo regno sia avvenuto l’esodo degli ebrei dall’Egitto e che Mosè sia vissuto alla corte di Ramses II.
I faraoni che gli succedettero dovettero affrontare le insurrezioni da parte degli ormai numerosi popoli assoggettati.
Il secondo sovrano della XX dinastia, Ramses III, riuscì a respingere la seconda incursione dei “popoli del mare” che si erano alleati con i libici. Fece poi rappresentare le proprie vittorie militari sulle pareti del complesso funerario edificato a Medinat Habu, vicino a Luxor.

Dopo la sua morte, l’Egitto conobbe un periodo di decadenza, dovuta principalmente al concentrarsi del potere nelle mani dei sacerdoti di Amon, dei capi dell’esercito e dei più importanti burocrati.

  • Preistoria
    Poche sono le testimonianze dell’età paleolitica. Reperti più abbondanti relativi alla fase mesolitica, si trovano a Helwan, Kom Ombo e nell’oasi di Laqeita
  • Periodo arcaico
    Nel tardo periodo Gerziano (3100 ca. a.C.) si erano costituiti due regni, uno nell’Alto Egitto, che aveva come capitale la città di Hieraconpolis, e un altro nel Basso Egitto
  • Antico Regno
    Comprende cinque secoli, durante i quali si succedettero quattro dinastie (dalla III alla VI). La capitale era Menfi, città fondata a Sud del delta già nel periodo periodo arcaico precedente.
  • Primo Periodo Intermedio
    Con la VII dinastia iniziò il primo periodo intermedio, teatro di continue lotte interne le cui vicende sono abbastanza oscure.
  • Medio Regno
    Sebbene il Medio Regno sia generalmente ritenuto comprensivo dell’intera XI dinastia, esso iniziò in realtà con la riunificazione del paese operata da Mentuhotep II
  • Secondo Periodo Intermedio
    I sovrani della XIII dinastia furono più deboli dei loro predecessori, pur riuscendo a mantenere il controllo della Nubia e a gestire un’amministrazione centralizzata.
  • Nuovo Regno
    Il Nuovo Regno fu il periodo più fiorente della storia egizia, grazie ai faraoni Ramessidi e al ribelle Akhenaton
  • La bassa epoca
    L’Egitto conobbe un periodo di decadenza sia economica che politica e, pur continuando a svolgere un ruolo importante nel bacino del Mediterraneo, perse la sua egemonia sui paesi vicini.
  • Periodo Tolemaico
    Dopo la morte di Alessandro Magno, ebbe inizio la monarchia dei Lagidi, cosiddetti da Tolomeo figlio di Lago (Tolomeo I Sotere), che nel 305 a.C. assunse il titolo regale
  • La riunificazione dell’Egitto
  • La Nubia
    Fu il punto cardine per i commerci e per gli scambi culturali tra il mondo africano e quello egizio.
  • Le dinastie saitiche
    Durante il periodo libico (VIII secolo), i capi dei Libu e dei Mashawash unificarono intorno a Sais i nomoi del  Delta occidentale, mentre il resto del Paese rimaneva diviso.
  • Le Dinastie dei Faraoni
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