MITOLOGIA NORDICA

In quel tempo nulla esisteva, non il sole splendente, non la luna, le stelle e la terra sulla quale camminare.
C’era solo una distesa di nebbia ghiacciata il Niflheim, un luogo colmo di fiamme furenti il Muspelheim e tra di essi un’enorme voragine con la bocca spalancata: il Ginungagap.
Fu per un tempo indefinito che le braci crepitanti e i cristalli di ghiaccio mulinarono vorticosamente all’interno della lugubre voragine.
Mulinarono forte, sempre più forte sinchè all’interno del ghiaccio brillò una scintilla di vita dalla quale emerse una figura terribile il gigante Ymir il primo della stirpe degli jotun. Al suo fianco un mucca di ghiaccio.
Così vissero per molto tempo sull’orlo del Ginungagap.
Non mancava di certo il cibo per Ymir. Quattro fiumi di spuma bianca come il latte fluivano incessantemente dalle mammelle della mucca e più beveva e più lo jotun cresceva. La mucca trovò cibo leccando il bordo salato del Ginungagap.
Capitò un giorno che il gigante si addormentò e mentre riposava, due jotun, un maschio ed una femmina, nacquero dal tepore della sua ascella sinistra. Un troll con sei teste invece spuntò dai suoi piedi. Come Ymir, sebbene non così giganteschi, erano tutti rozzi e selvaggi.
Con il tempo, a forza di leccare, la lingua della mucca divenne calda e dall’orlo salato spuntarono prima dei capelli e poi pian piano andò a formarsi un viso. La mucca continuò a leccare ed ecco apparire le spalle, il petto, le gambe e poi ne saltò fuori una creatura mai vista.
Un maschio di bell’aspetto del tutto diverso dagli orribili jotun e troll.
Da quest’ultima creatura nacque un figlio, ancor più bello, che sposò un’incantevole fanciulla jotun, dalla loro unione nacquero tre figli con i capelli così biondi che illuminarono l’oscurità intorno.
Furono i primi dei Asi; Odino, Hoenir e Lodur (Spirito, Volontà e Tepore), sacri e di animo nobile avevano il potere di creare mondi.
Ma prima di tutto dovevano liberarsi del gigantesco Ymir, i tre giovani Asi affrontarono quindi il vecchio jotun, lo uccisero e spinsero l’enorme corpo dentro il Ginungagap.
Dalle sue ferite uscì così tanta acqua che la buca si riempì e traboccò facendo annegare la mucca e tutti i figli del gigante. Si salvò solo uno jotun e la sua compagna, che dopo essersi arrampicati su dei banchi di ghiaccio andarono a vivere sulle lontane rive del mare appena creato.
Gli Asi non li inseguirono e ben presto Jotunheim, la terra imprigionata dai ghiacci, fu popolata dai loro figli.
Gli Asi sollevarono il corpo di Ymir e con quello crearono la terra: Midgard.
Spinsero il Niflheim, nelle profondità, in modo che non potesse congelare la terra. Il cranio di Ymir fu posto sopra la terra e il mare, come fosse un cupola che protegga il mondo dalle scintille che salivano dal Muspelheim.
Ne presero poi alcune che divennero il sole, la luna e le stelle. Il giorno e la notte ancora non esistevano.
Allora Odino, Hoenir e Lodur crearono due carri, vi adagiarono il sole e la luna e fecero trottare i cavalli in giro per il cielo.
Ma gli jotun e i troll erano esseri oscuri che odiavano la luce, si trasformarono perciò in lupi, saltarono sopra la cupola del cielo e cercarono di rincorrere i carri che trasportavano il sole e la luna per divorarli.
I cavalli, temendo per la loro vita, si misero a correre senza sosta, sempre più veloci intorno alla terra e fu così che sulla terra comparvero il buio e l’alba.
Esistevano anche altri dei, imparentati con Asi, ed erano i Vani.
Vivevano in un mondo confinante: il Vanaheim, ed erano gli dei della pioggia e dei venti. Quando la pioggia iniziò a cadere, bagnando i peli della barba di Ymir, germogliò l’erba che ricoprì tutte le vallate, mentre i capelli si trasformarono in fitti boschi.
Era una terra paradisiaca e gli Asi presero a popolarla, prima fecero gli elfi, creature luminose come il sole, gentili e buoni che svolazzavano sulle loro ali trasparenti.
Non abitavano sulla terra, ma su nel cielo nel mondo di Alfheim.
Quindi gli Asi mutarono dei vermi, che vivevano nel sottosuolo, in gnomi donando loro gli strumenti necessari per estrarre i metalli. Non avevano un buon carattere gli gnomi, anzi si può dire senza ombra di dubbio, che il loro carattere era scontroso e infido, tuttavia erano minatori e fabbri formidabili e rifornivano gli Asi di oro, argento e ferro.
Dopo gli gnomi, gli Asi crearono i folletti e gli spiritelli e diedero loro il compito di curare ogni collina, montagna, lago e cascata.
Crearono i pesci, gli uccelli e gli animali.
Soddisfatti gli Asi si guardarono intorno, avevano creato un mondo meraviglioso …ma mancava ancora qualcosa.
- La creazione:gli dei
- La creazione:l’uomo
- Asgard
- Yggdrasil
- Thor
- Heimdall
- Njord, Frey e Freya
- Loky
- Le mele di Idunn
- Odino
- – Il saggio viandante
- – La Fonte della Saggezza
- Valhalla E Valchirie
- Fenrir e il crepuscolo degli dei
Siegfried English version
[…] La creazione:gli dei […]
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